Siamo soliti distinguere i settori economici in tre categorie: il settore primario, che è quello legato principalmente ad agricoltura ed allevamento, il settore secondario, riguardante le industrie ed il settore terziario, che è quello che si occupa dell’erogazione di servizi. Tuttavia è recentemente sorto un quarto settore, quello dell’alta tecnologia.
Settore primario
Il settore primario interessa le attività volte allo sfruttamento delle risorse naturali: agricoltura, allevamento, pesca, selvicoltura, attività minerarie. Nelle economie meno evolute il settore primario occupa la maggior parte della forza lavoro, che si sposta poi, nei paesi più progrediti, verso il settore secondario, terziario e quaternario.
Settore secondario
Il settore secondario è il settore che si occupa dell’industrie, il quale ha ricevuto uno slancio divenendo il più diffuso con le rivoluzioni industriali dei secoli scorsi.
Settore terziario
Il settore terziario, invece, fornisce i servizi, i quali possono esseri trasporti, comunicazioni, turismo, attività bancarie e amministrative, assistenza, ecc.
Settore quaternario
Il settore quaternario, o terziario avanzato, o tecnologico, è una new entry nella divisione classica dei settori economici. Si incomincia a parlare del settore dell’alta tecnologia a partire dai primi anni 2000, quando i servizi informatici e lo sviluppo di nuove avanzate tecnologie, hanno dato vita alla new economy. Molte branchie dell’economia si stanno spostando sul nuovo settore terziario avanzato.
Ulteriori distinzioni di settori
Tuttavia il settore dell’alta tecnologia, non è l’unica novità rispetto alla classica distinzione in tre macrosettori economici, alla quale siamo abituati. I settori economici possono essere ulteriormente suddivisi per proprietà della produzione (settore pubblico e settore privato). O possono essere suddivisi, ancora, per indicare un mercato od un prodotto specifico (settore dell’energia, settore dei trasporti, settore automobilistico, ecc).
È però impossibile suddividere l’intera economia in soli quattro settori, perciò, nonostante siano ancora generalmente utilizzati, nello specifico vi sono, invece, suddivisioni più complesse:
- L’ESCAP delle Nazioni Unite li suddivide in 20 settori economici;
- L’ISIC (International Standard Industrial Classification of All Economic Activities) in 21;
- L’Eurostat dell’Unione Europea, utilizza la classificazione NACE, la quale deriva dall’ISIC;
- L’ISTAT italiano, infine, adotta la classificazione ATECO, anch’essa derivante dall’ISIC.