Con l’arrivo del nuovo anno l’Euro compie 20 anni. Il 1° Gennaio 1999, infatti, 11 paesi dell’Unione Europea adottarono la moneta comune. Moneta che ha compiuto, in questi due decenni, passi da gigante, arrivando ad essere la seconda valuta più importante a livello internazionale.
L’inizio della moneta unica
Era la fine degli anni ’60 quando i paesi dell’allora Cee iniziarono a discutere dell’idea di adottare una moneta comune. Nel 1992, con il Trattato di Maastricht la Cee divenne UE (Unione Europea) e le prime concrete basi per la realizzazione della moneta unica furono posate.
“Vent’anni dopo sono convinto che quella fu la firma più importante che io abbia fatto, perché l’euro è diventato un simbolo di unità, sovranità e stabilità”- Jean-Claude Junker, presidente della commissione Ue.
Il 1° Gennaio del 1999 l’Euro iniziò a circolare in 11 paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia. Tuttavia i primi tre anni la moneta è stata utilizzata solamente per i trasferimenti elettronici. La moneta vera e propria arrivò il 1° Gennaio del 2002.
L’Euro dopo vent’anni
Oggi l’Euro è utilizzato in 19 dei 28 stati membri dell’Unione: Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Malta, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna, nonché nei microstati europei di Andorra, Città del Vaticano, Principato di Monaco e San Marino ed i territori d’oltremare di Spagna, Francia e Portogallo. Il Kosovo ed il Montenegro, infine, lo hanno adottato unilateralmente.
Ad oggi, quindi, ad utilizzare la moneta unica sono 340 milioni di europei e 175 milioni di persone nel resto del mondo. Sono circa 60 i paesi che lo utilizzano o che collegano la propria valuta all’euro.
In vent’anni, l’euro è diventato la seconda valuta più importante a livello internazionale.
“C’è una generazione che non conosce altra moneta nazionale” – Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea.